Turismo slow grazie all’unione del Lago Maggiore e lago di Varese

Slow Lake: una collaborazione tra Lago Maggiore e quello di Varese per il turismo sostenibile

Si è svolto qualche giorno fa, a Ronco, lo “Slow Lake”, un incontro voluto e organizzato dall’associazione Agenda21Laghi per incoraggiare e sfruttare tutte le opportunità offerte dal turismo sostenibile, oggi già molto presente e considerato sul territorio del Lago Maggiore e quello di Varese. La zona in questione, infatti, che si estende tra i due celebri laghi ha da poco ottenuto un grande e importante riconoscimento per la maestosità del suo territorio e per l’abilità degli abitanti e delle associazioni locali a conciliare lo sviluppo e il turismo senza dimenticare la sostenibilità. Il territorio è stato, infatti, inserito nella nuova Area MAB dell’UNESCO Ticino Val Grande Verbano. Segno che ci può essere sviluppo economico e contemporaneamente anche rispetto per l’ambiente circostante.

Questo riconoscimento – secondo le comunità locali e in particolare quelle del Lago Maggiore che da sempre lavorano con i flussi di turisti – è sicuramente una grande opportunità per il futuro, l’inizio di un percorso fortunato e virtuoso, in grado di illustrare all’Italia intera come fare impresa, come alimentare il turismo e l’economia locale senza deturpare il territorio e anzi avendo cura di preservarlo.

I 16 comuni coinvolti firmatari del protocollo d’intesa dal nome Agenda21Laghi si sono incontrati – tramite i loro rispettivi rappresentanti – per discutere e condividere idee per mettere a frutto i risultati fino ad oggi ottenuti. Un percorso grazie al quale poter ideare, progettare e realizzare nuovi servizi e iniziative in grado di generare valore aggiunto e fornire maggiori opportunità di crescita al turismo sostenibile di questa zona abbracciata dai laghi.

Tra le iniziative presentate – effettuate negli ultimi tempi – ricordiamo la catalogazione di numerosi beni architettonici effettuata grazie al sostegno della Regione Lombardia e l’inclusione della rete di sentieri della zona locale nella mappa sentieristica regionale, affinché sempre più persone italiane e straniere possano fruire delle camminate e conoscere meglio l’intero territorio.

Non a caso, secondo Agenda21Laghi, i principi fondanti del protocollo “esprimono la convinzione che il territorio dei laghi disponga di uno straordinario patrimonio costituito dalle bellezze naturali, dalle testimonianze lasciate dalla storia e dagli abitanti che hanno sempre espresso forte attaccamento alla loro terra e che per tali ragioni non si possa pensare alcuno sviluppo economico e sociale che non sia nel segno della sostenibilità, che non consumi, ma riproduca costantemente e valorizzi le risorse territoriali”.

Tra gli obiettivi del protocollo siglato dai comuni aderenti al progetto c’è naturalmente la costruzione di una nuova identità della zona, affinché sia ben riconoscibile dai turisti e ben rappresentata anche e soprattutto per i valori espressi dalla cura costante e la valorizzazione del territorio.

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