Iniziavano i tumultuosi anni 70, periodo nero in cui in Italia le brutte notizie si rincorrevano e spesso la politica non era in grado di stare al passo dei tempi, quando il proprietario di una fabbrica di orologi - sulla sponda piemontese del lago Maggiore - l’industriale Natale Boletti, progettò e costruì a Ghiffa – per il suo Museo dedicato all’arte del Cappello - la famosa "casa rotante", un’abitazione che si sviluppa su due piani, per un totale di circa 200 mq, in grado di ruotare su se stessa di 360 gradi e orientarsi continuamente in base alla posizione del sole.
Poi circa 20 anni fa la ruggine, il tempo e l’incuria bloccarono gli ingranaggi della meravigliosa costruzione, relegandola al dimenticatoio della mente delle persone.
Nel 2017, tra mille difficoltà, due architetti torinesi (em>Attilio Mileto ed Elena Tosi) si sono messi in testa di ristrutturare la casa bloccata per far tornare in funzione il meccanismo di rotazione. L’obiettivo dei due era chiaro: mettersi subito al lavoro per riuscire a far ripartire l’ingranaggio e far tornare a brillare la celebre casa-monumento. Dopo aver sostituito il motore elettrico e aver apportato alcune modifiche, oggi la casa rotante si muove grazie a un semplice telecomando e utilizzando unicamente soluzioni green ed ecosostenibili, in modo da adattare la costruzione all’ambiente circostante, sfruttando al meglio e in pieno tutte le risorse disponibili in natura.
La casa – che non è ancora completamente conclusa ma anzi in continuo divenire - si sviluppa su due piani, che sono organizzati come dei veri e propri “open space”. La svolta green del progetto renderà la casa sempre più all’avanguardia, con un impatto ambientale interattivo e bioclimatico avanzato, al fine di portare la casa ad un equilibrio armonico tra l’ambiente esterno del meraviglioso Lago Maggiore e la costruzione stessa. Inoltre, secondo i due architetti, la nuova struttura sarà un vero e proprio produttore di energia, grazie all’integrazione di diversi sistemi tecnologici di fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico, solare termico) e all’adozione di materiali di coibentazione naturali (sughero biondo sfuso e pannelli in fibra di legno).
Con questo nuovo progetto, che punta a riavviare la “casa”, si sono anche aggiudicati il premio di 5.000 euro messo in palio dal portale di e-commerce dedicato alla vendita di prodotti per gli appassionati del mondo del fai da te in occasione della Giornata mondiale del bricolage. Il concorso, in particolare, era riservato agli appassionati di bricolage e architettura che ogni giorno si dedicano a progetti incredibili, come appunto quello di riportare in funzione la casa rotante, che spaziano dall’edilizia al giardinaggio, dall’arredo interno ed esterno all’illuminazione. Tra l’altro, la coppia di architetti italiani si è aggiudicata anche la possibilità di raccontare a tutti il progetto di ristrutturazione e rilancio della “casa” in un episodio della web serie “The Amazing Making Of”, che verrà prodotta dal portale ManoMano.it che ha istituito il concorso.
Un grande esempio di architettura sostenibile, che – nel rispetto dell’ambiente, della natura e della biodiversità – recupera il vecchio per trasformarlo in qualcosa di nuovo e utile.