In bici o a cavallo, percorriamo insieme i dintorni delle più celebri località del Lago Maggiore. Romantica e circondata da un’aurea che riporta direttamente allo splendore della Bella Epoque, Stresa è sicuramente tra le località più suggestive fra quelle che si affacciano sul Lago Maggiore.
Circondata da dolci colline - a loro volta sovrastate dalle Alpi e riparata dal monte Mottarone – questa cittadina offre infinite occasioni per una vacanza rilassante.
Fin dalla metà dell’ottocento, Stresa fu meta di villeggianti nobili e blasonati; è questo il motivo per cui vanta un livello di turismo alberghiero anche pentastellato.
Il fatto poi che a Stresa soggiornò Hemingway, che nei primi del Novecento fu una stazione di sosta del celeberrimo Orient Express, unitamente ai suoi palazzi e gli alberghi in stile liberty, non fa che accrescere la sua fama di località raffinata, elegante, suggestiva e particolarmente indicata a vacanze all’insegna del relax.
Facilmente raggiungibile sia da Torino che da Milano, Stresa e i suoi dintorni sono ogni anno meta di un numero sempre crescente di turisti provenienti da tutto il mondo.
Vediamo, allora, insieme alcune località da non perdere assolutamente una volta arrivati lì. A pochi passi dal centro abitato di Stresa si erge Villa Pallavicino, con il suo grande parco caratterizzato da stupendi giardini all’inglese e quaranta specie diverse di animali suddivisi tra mammiferi ed uccelli tropicali.
Costruita per volere dello statista Ruggero Borghi, intorno alla metà dell’ottocento, oggi è proprietà della famiglia Pallavicino. L’edificio ha una architettura neoclassica, a tre piani, la facciate è semplice e sobria, ma molto elegante, e alla base due scalinate portano al parco di 20 ettari. È il luogo ideale per una gita con bambini e ragazzi, che potranno così conoscere da vicino daini, macachi, lepri, lama, capre tibetane, furetti canguri, zebre. Alberi secolari e un giardino botanico pregevole, incorniciano la villa, dove vale la pena recarsi anche solo per una passeggiata. All’interno del parco vi è un bar ed un ristorante; Il parco è aperto da Marzo ad Ottobre, tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00.
Ma Stresa significa anche (e soprattutto) isole Borromee – o isole di Borromeo - un piccolo arcipelago del Lago Maggiore che bisogna visitare assolutamente almeno una volta nella vita. Ne fanno parte l’isola Madre, l’isola Bella e l’isola dei Pescatori.
L’isola Madre è la più grande, non è abitata, ma viene usata occasionalmente per eventi importanti e per soggiorni estivi della famiglia Borromeo, che ne è la proprietaria. L’isola è ricoperta da un meraviglioso giardino in cui dimorano piante provenienti da tutto il mondo, fra cui una palma Jubaeae Spectabilis dalla veneranda età di circa 120 anni ed un cipresso di 200 anni proveniente dal Kashmir, meta di moltissimi studiosi di botanica. Nel parco si snodano percorsi in cui è facile imbattersi in uccelli esotici, pavoni candidi e fagiani provenienti dalla Cina. Famosa la collezione di camelie fiorite in inverno e strepitosa in primavera la fioritura delle azalee.
Ma l’isola Madre non è la sola perla del piccolo arcipelago borromeo, e per poter visitare uno dei più bei giardini al mondo, dobbiamo necessariamente approdare all’isola Bella. L’isola Bella fu fondata da Carlo III Borromeo, che decise di costruire il palazzo intorno alla metà del 1600, per dedicarlo alla propria consorte Isabella D’Adda. A causa di una contrazione fonetica, ma anche per effetto della sua bellezza, l’isola - invece che Isabella - fu chiamata più semplicemente “Bella”. I lavori furono affidati agli architetti più prestigiosi dell’epoca: a portare a termine il palazzo fu Carlo Fontana, un sapiente architetto romano.
All’inizio, la piccola isola era solo uno scoglio, ma dopo secoli di lavoro sapiente da parte di maestranze qualificate, oggi sembra un vascello pronto a salpare con il suo meraviglioso e prezioso carico. Ha la forma di una piramide mozza e i suoi giardini sono stati ricavati strappando alla roccia dieci terrazzamenti che digradano verso le acque azzurre e cristalline del Lago Maggiore. Questa caratteristica conformazione rende i giardini visibili anche da lontano.
Il palazzo, che occupa quasi tutta l’isola - e che è in stile barocco con qualche accenno al tardo rinascimento - risulta imponente, ma al tempo stesso elegante e raffinato.
Gli interni dell’edificio godono di arredi sontuosi e originali provenienti da altri palazzi della famiglia Borromeo. Famosi sono gli arazzi fiamminghi e i lampadari ottocenteschi di Murano. Al piano nobile la Sala Grande in stile barocco è sovrastata da gallerie; al centro della sala si trova un modellino del progetto dell’isola pensata dai Borromeo (realizzato nell’Ottocento da uno dei camerieri di corte): un vascello immobile nel lago, con la parte superiore del palazzo e dei giardini che simboleggiano il ponte di comando.
I decori, gli stucchi, i grandi dipinti, il mobilio, le suppellettili, stupiscono il visitatore dandogli l’impressione di essere protagonista di un lungo viaggio a ritroso nel tempo.
Ma lo spettacolo non è finito, anzi è solo all’inizio: se il palazzo Borromeo è un incanto, i suoi giardini non sono da meno. Qui l’uomo ha sapientemente saputo ammaestrare la natura e - con la sua complicità - è riuscito a realizzare un vero capolavoro di stile e di arte paesaggistica. Più di 2000 specie di piante con fioritura a rotazione, essenze arboree e floreali provenienti da tutto il mondo, come camelie, azalee, rododendri, rose, conifere, agrumi, magistralmente messe a dimora con gusto scenico in connubio con statue, fontane, elementi architettonici, che fanno di questo giardino uno dei più belli del mondo.
Le immagini di questo angolo di paradiso restano scolpite nella memoria di chi lo visita e - andando via - rimane viva la sensazione di una perfetta armonia ed equilibrio fra la natura e l’uomo.
Ma le bellezze del lago Maggiore non finiscono con il lago: il monte Mottarone è una splendida terrazza da cui si gode un panorama veramente mozzafiato. Situato fra due laghi, il lago D’Orta e il lago Maggiore, fornisce un panorama a 360° senza ostacoli alla visuale, dove lo sguardo si confonde fra l’azzurro dei laghi ed il verde della lussureggiante vegetazione e si perde nell’affascinante paesaggio delle alpi italiane, svizzere e della pianura padana.
Per raggiungere la cime del monte Mottarone si può partire sia da Stresa che dal versante del lago D’Orta. A Stresa lido è in funzione la funivia che - con una sola fermata intermedia, in poco meno di 20 minuti - raggiunge la cima del monte. In inverno sono praticabili 15 km di piste da sci.
In estate si snodano svariati percorsi da affrontare in bici, a cavallo o a piedi con diversi livelli di difficoltà, offrendo la possibilità di godere della montagna alle persone di ogni età e con diverso allenamento. Qui si potranno scoprire meravigliosi prati in fiore, boschi, torrenti, aria fresca e cristallina.
Da non perdere Villa Taranto a Verbania. La tenuta fu comprata dal Capitano scozzese Neil Boyd Watson McEacharn, che nel 1931 l’acquistò dal conte di Sant’Elia grazie ad una semplice inserzione sul giornale Times. Il parco della Villa è oggi di circa 160 mila metri quadri e le essenze botaniche sono più di 20.000. Anche questo giardino è considerato uno dei più belli al mondo e visitarlo equivale a compiere un viaggio attraversando Paesi misteriosi e lontani. Un tripudio di colori afferra l’attenzione del visitatore in un susseguirsi di viali costeggiati da aiuole con essenze botaniche di ogni tipo, labirinto di dalie, giardini verticali, sequenza di conifere compatte provenienti da tutto il mondo. Formidabile la pianta acquatica coltivata in serra , Victoria Cruziana, dalle foglie che raggiungono i 2 metri di diametro.
Fontane, putti, giochi d’acqua e piccole cascate fanno di questo luogo un monumento alla bellezza della natura e alla sapienza dell’uomo.
Sempre sul lungo lago, ma sulla sponda lombarda della provincia di Varese, troviamo l'eremo di Santa Caterina del Sasso, un monastero costruito a picco sul lago, abitato fino al 1996 dai frati domenicani e che attualmente ospita una comunità di frati benedettini.
Fu costruito da un ricco mercante nel XII secolo, dopo essere scampato ad un naufragio; qui si ritirò in preghiera per il resto della sua vita. Molto bella e suggestiva la vista dal portico del monastero.
Prima di concludere il nostro tour nei pressi del lago Maggiore è consigliabile fare una puntatina anche a Orta San Giulio, un bellissimo borgo medievale sul lago D’Orta, premiato con la bandiera arancione dal Touring Club.