Orta San Giulio: per gli inglesi è il borgo più bello d’Italia

In questi mesi, sulle varie reti televisive Italiane si moltiplicano le trasmissioni che celebrano le bellezze del nostro Paese, alla ricerca del borgo Italiano più bello, ma - nel frattempo - gli Inglesi, attraverso il giornale The Telegraph, non hanno avuto il minimo dubbio nell’incoronare Orta San Giulio come il borgo più bello d'Italia. E dire che la concorrenza non era di poco conto: si è combattuto con luoghi incantevoli come Bagno Vignoni, in provincia di Siena, tra le crete e i cipressi, Cetara, sulla costiera amalfitana, con la sua caratteristica incastonatura tra la montagna e il mare, ma anche Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, famosa per essere arroccata su un cucuzzolo di tufo e denominata "La città che muore" e collegata al resto del territorio da un ponte ad arcate, Bellagio sul lago di Como, famosa anche per le case di attori famosi e famiglie nobili meneghine, Manarola nelle Cinque Terre, la bianca Ostuni in Puglia e tante altre località sparse in Italia. Tutte degne di attenzione e grande ammirazione.

Secondo gli inglesi Orta San Giulio è il borgo più bello d’Italia

E invece gli esperti inglesi sono rimasti estasiati da questo paesino che si affaccia sul lago, a pochi chilometri dal Lago Maggiore, e che secondo il loro giudizio “è senza dubbio il più romantico e il più bello" con la sua piazza Motta, la passeggiata del Movero e il Sacro Monte.
Proprio in questi luoghi dove è facile perdersi tra i propri pensieri e dove lo sguardo si fissa sul lago, è possibile percorrere in un itinerario che parte dalla Punta Movero, dove è possibile camminare, sedersi a sognare, oltre che perdersi tra i propri pensieri, rilassarsi e imparare ad “ascoltare” il silenzio rotto solo dal frangersi delle onde contro la sponda. In questi luoghi è facile perdersi e immaginare “la verità e il segreto” di villa Curioni- Mazzetti in cui si trova la misteriosa e rinomata grotta che il grande scrittore Gianni Rodari una volta si rammaricò di non aver inserito nelle sue favole il “büsdl’Orchéra”, una misteriosa e affascinante grotta a forma di imbuto che sprofonda lentamente verso il lago d’Orta e dove la leggenda narra che vi trovasse rifugio un grosso cetaceo che infestava l’isola al tempo di San Giulio (e difatti non a caso qui sarebbe stata trovata la vertebra di un animale preistorico conservata oggi nella sacrestia dell’isola).
E come non farsi una bella escursione nei boschi in direzione del Sacro Monte di Orta, l’altura che viene annoverata tra i nove Sacri Monti alpini presenti in Piemonte e in Lombardia, giustamente considerati patrimoni dell'umanità Unesco. E lui, il Sacro Monte, situato – quasi fosse un balcone - proprio sopra l’abitato di Orta San Giulio, con una panoramica e rilassante vista sul lago e sulle montagne intorno. Con i suoi 400 metri di altezza, dalla balconata di fronte alla chiesa si scorge un bellissimo panorama sul lago, l'isola e il santuario della Madonna del Sasso sulla riva opposta in terra Lombarda. All’interno del Santuario dedicato a San Francesco sono state costruite venti cappelle affrescate, in cui 375 statue in terracotta di grandezza naturale e tutte riferite alla vita di San Francesco d’Assisi. Un capolavoro rinascimentale di arte e architettura che il mondo intero ci invidia e ammira.

Tornando verso il lago, da non perdere una bella e romantica passeggiata sul lungolago, dove si godranno panorami e scorci idilliaci e pieni di bellezza fino a tornare verso il centro del paese per scoprire le sue caratteristiche strade ciottolate pedonali, i balconi ricchi di fiori fino a formare vere cascate di colori, i porticati con i suoi caffè e negozi di artigianato fino ad arrivare alla piazza centrale. Il suo nome è Motta, con la chiesa dell’assunta a vegliare e proteggere. E qui lo sguardo si perde nell’incanto dell’isola di San Giulio, al centro delle calme e limpide acque del lago, e con la sua maestosa basilica che richiama per stile e architettura alla cattedrale di Novara. Nella chiesa da non perdere un rarissimo e prezioso ambone scolpito in marmo serpentino verde d’Oira, sorretto da 4 colonne antiche e raffigurante simboli della cristianità e una figura maschile che potrebbe essere quella dell’abate Guglielmo da Volpiano nato sull’isola nel 962. Ma il vero fascino dell’isola è dato, oltre che dalle tante ville nobiliari antiche e dalle calli che la percorrono, dall’Abbazia Mater Ecclesiae, dove risiedono ancora oggi suore che vivono nel silenzio e nella preghiera.

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