Lago Maggiore: la Regione Lombardia investe in comunicazione

Circa 42.000 per finanziare il progetto “Hub del lago Maggiore”. È questa la cifra messa a disposizione dall’assessorato al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia per sostenere la crescita turistica ed economica del distretto del Lago Maggiore e dell’area di Angera.

Con questo importo (che è solo una parte del totale messo a budget, il resto verrà finanziato dal Comune e dalla provincia) si investirà sulla città di Angera per sviluppare, sulla sponda lombarda, una nuova forma di attrazione turistica, sia come “finestra” privilegiata sul lago, sia come attrazione di “piccolo borgo”. Questo anche alla luce dei numeri relativi alle presenze turistiche del 2018, che hanno fatto registrare circa 10.000 visitatori per le diverse manifestazioni culturali, artistiche e paesaggistiche, facendo riscoprire la vocazione turistica della nostra cittadina.

Ora - con i nuovi investimenti e finanziamenti pubblici - verranno realizzati e creati itinerari esperienziali storico artistici, naturalistici ed eno-gastronomici, come ha anche sottolineato Valeria Baietti, Assessore alla cultura, turismo e commercio di Angera, che ha anche aggiunto “vogliamo valorizzare la pinacoteca a cielo aperto, con più affreschi prodotti, una formazione turistica vera e propria tramite incontri per formare guide turistiche e operatori che sappiano come muoversi nei nuovi contesti e in tema di comunicazione il posizionamento del sito e gestione di pagine social”.
Del resto, Angera è una perla a cielo aperto anche grazie alla Rocca Borromeo, con il meraviglioso castello visitabile dal pubblico e le sale, in cui sono esposte le armature e le attrezzature militari poste a difesa del lago e dello strategico imbocco del fiume Ticino, a sud ovest del lago, che conduceva gli eventuali invasori alla città di Milano. E tutto sempre sotto il “controllo” attento e maestoso del “colosso di San Carlo Borromeo”, una statua di oltre 30 metri situata sul Sacro Monte di San Carlo, sopra Angera.

Tornando al castello, da non perdere - al suo interno - l’importante Museo della Bambola e del Giocattolo, uno dei più grandi e completi d’Europa, fondato nel 1988 dalla principessa Bona Borromeo Arese e sviluppato in sedici sale dove ammirare oltre mille bambole d'epoca riccamente abbigliate e corredate, ma anche giocattoli ed automi meccanici dal XVIII secolo ad oggi. Questa rocca, ancora oggi di proprietà della famiglia Borromeo, si erge maestosa su uno sperone roccioso ed è suddivisa in aree distinte: la Torre Castellana, l’Ala Scaligera, l’Ala Viscontea, la Torre di Giovanni Visconti, l’Ala dei Borromeo. Da visitare assolutamente, al suo interno, anche la sala di giustizia, decorata dall'anonimo Maestro di Angera, con affreschi del XIII secolo che narrano la vita dell'arcivescovo Ottone Visconti. Inoltre, nella sala della mitologia si può ammirare una ricca collezione di maioliche di manifattura internazionale e – uscendo dalla fortezza – vale la pena fare una rilassante passeggiata nel suggestivo Giardino Medievale, caratterizzato da decine di fiori e piante officinali e godetevi una vista spettacolare sul Lago Maggiore.

Ma Angera non è solo casa Borromeo, è anche altro come, ad esempio, il bellissimo lungolago dove è possibile fare un’indimenticabile passeggiata sull'Allea, il viale incorniciato da ippocastani e profumati tigli, fino ad arrivare al Santuario della Madonna della Riva, dove il 27 giugno 1657 un'effigie della Vergine avrebbe grondato sangue, facendo gridare al miracolo e che ancora oggi ospita il dipinto miracoloso risalente al XV secolo.

Tra le cose da fare durante un soggiorno da queste parti c’è sicuramente una passeggiata ad una vera e propria oasi di pace: Collina di San Quirico, che domina la cittadina con il suo bosco di castagni, pino silvestre, querce e betulla pendula. E da non perdere una visita alla Riserva naturale della Bruschera, un paradiso per gli amanti del birdwatching, con i suoi ecosistemi ricchi di esemplari di fauna acquatica, uccelli migratori, anfibi, rettili e piccoli mammiferi. L'oasi, declamata nel 1776 da Alessandro Volta per la sua “aria infiammabile” dovuta all’odore di metano, è caratterizzata da piante terrestri e acquatiche, tra cui predominano boschi di ontano nero, prati umidi, stagni, canneti e querce. E per finire – usufruendo di un battello - si potrà vivere in pieno il lago Maggiore e raggiungere la sponda piemontese, oltre che esplorare e ammirare da fuori l'Eremo di Santa Caterina del Sasso. Ecco i motivi per scoprire Angera e la ragione per cui la Lombardia intende investire su questo borgo e sulle sue attrattive.

Lago Maggiore: formazione turistica e comunicazione, la regione Lombardia investe su Angera e il lago Maggiore

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