Isole del Lago Maggiore: le 3 meraviglie da visitare

Adagiato fra il Piemonte, la Lombardia e la Svizzera, il lago Maggiore è una delle attrattive turistiche più apprezzate e conosciute della nostra penisola. È visitato ogni anno da migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo per la sua bellezza paesaggistica, per la meraviglia dei suoi paesini disseminati lungo la costa, per le splendide ville che si affacciano sul lago, facendo capolino fra la lussureggiante vegetazione. La sponda più suggestiva è quella piemontese dove, nell’omonimo golfo, emergono le isole di Borromeo: isola Bella, isola Madre e isola dei Pescatori. Appartengono tutte alla famiglia Borromeo, fatta eccezione per l’isola dei Pescatori, che è l’unica ad essere ancora abitata.

Le isole del Lago Maggiore sono un’attrattiva unica e di incomparabile bellezza; la stagione turistica per visitarle inizia a Marzo e si conclude a fine Ottobre. Per raggiungerle è possibile imbarcarsi a Stresa, Arona, Baveno,Verbania. Le compagnie di navigazione del lago Maggiore che effettuano il servizio sono numerose e sono in grado di organizzare piccole crociere di un giorno, in cui è possibile visitare tutte e tre le isole.

Ecco, quindi, le 3 attrattive principali del luogo che dovremmo tutti visitare almeno una volta nella vita.

1) Isola Bella: all’ingresso del giardino - ad accogliere il visitatore - troviamo l’anfiteatro posto proprio al centro dell’isola. Di indubbio effetto scenografico, si fonde armonicamente con il giardino barocco arricchito da statue, obelischi, decori architettonici, che gli hanno fatto guadagnare il riconoscimento di “Giardino barocco più bello d’Europa”. Le dieci terrazze che lo costituiscono - e che degradano pian piano verso l’azzurro intenso del lago - lo rendono visibile anche da lontano in tutta la sua magnificenza. Percorrendo i viali circondati da fiori e piante di ogni tipo, si giunge alla terrazza più alta da dove si ammira il lago in tutto il suo splendore.

Il palazzo Borromeo che vi troneggia è una dimora storica barocca perfettamente conservata: un prezioso scrigno ricco di affreschi, mobilio d’epoca, quadri di artisti famosi, arazzi ricamati in oro. I lavori per la sua costruzione iniziarono intorno al 1620 con Giulio Cesare III e Carlo III Borromeo, il progetto fu portato avanti da Vitaliano VI e venne concluso nel 1948, con Vitaliano IX Borromeo. Quattrocento anni, quindi, per trasformare uno scoglio in mezzo al Lago Maggiore abitato solo da pescatori in uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi del nostro Paese.

Prima di andare via è interessante una puntatina al Vicolo del Fornello in cui si trovano delle botteghe artigiane che hanno preso il posto delle antiche case dei pescatori. E - per finire - dopo questa bella passeggiata è d’obbligo uno sosta alla bottega “Il Fornello Bottega”, dove si potranno gustare piatti tipici del luogo e acquistare prodotti locali.

2) Isola Madre: è la più grande delle tre, questo forse il motivo del suo nome, e fu il primo possedimento dei Borromeo su questa parte del lago. Uno splendido giardino terrazzato cinge il Palazzo antico costruito a sud dell’isola nella parte più elevata. All’interno preziosi arredi della casata, la cappella di famiglia, la facciata decorata con pannelli di terracotta. Il giardino in parte all’italiana, in parte all’inglese, è il regno di una flora ricercata e variegata, proveniente da tutto il mondo, dove trovano dimora oltre 150 varietà diverse di camelie japoniche. Il giardino dell’isola Madre costituisce una vera collezione botanica di inestimabile valore, che vale la pena assolutamente visitare, anche se si ha poco tempo.

Passeggiando per i suoi viali, lo scenario cambia più volte, ora in favore di un ambiente orientale in cui bellissimi esemplari di fagiani cinesi e pavoni bianchi passeggiano indisturbati fra le piante del thè, ora in favore di un habitat tipicamente mediterraneo con esemplari come l’erica, il lentisco, il ginepro, pergole di glicine dal colore pastello, di spalliere di limoni che inebriano e sbalordiscono con il loro profumo.

Andando oltre ci viene incontro l’atmosfera del bosco ricco di felci, capelvenere, rododendri, azalee.

Proprio davanti all’entrata del palazzo cinquecentesco, un cipresso del Kashmir; era uno splendido esemplare dotato di una chioma che occupava circa 200 metri quadrati. Botanici da tutto il mondo venivano a studiarlo per l’eccezionalità della sua crescita, ma nel 2006 una tromba d’aria lo ha abbattuto riducendolo in condizioni disastrose. La famiglia Borromeo, con dispendio considerevole di mezzi, ha tentato di riparare i danni, riuscendo ad ottenere risultati importanti, che fanno sperare per il meglio.

3) Isola dei Pescatori: con i suoi 100 metri di larghezza e 350 di lunghezza è la più piccola delle tre isole. È situata più a nord dell’isola Bella da cui è separata da uno scoglio. È abitata tutto l’anno e la sua popolazione non conta più di 50 anime. Il piccolo centro si sviluppa intorno alla piazzetta da dove si ripartono flessuosi vicoli. Le abitazioni hanno più piani e sono tutte provviste di balconate su cui viene messo ad essiccare il pesce, frutto dell’antica attività di pesca che si svolge nell’isola.

Da vedere l’antica chiesa parrocchiale dedicata a San Vittore, una struttura religiosa che subì numerose modifiche e opere di ampliamento nel corso del tempo, in particolare nel 1500, quando l’edificio venne impreziosito da decorazioni in stile gotico.
Da non perdere, poi, un pranzo o una cena in una delle numerose trattorie e ristoranti tipici locali, che offrono ai turisti un’ottima cucina a base di prodotti tradizionali. Ricordiamo, infine, che è anche possibile pernottare sull’isola.

Isole del Lago Maggiore: le 3 meraviglie da non perdere assolutamente

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