Emozioni e colori di Mauro Borgotti nel paesaggio del Lago Maggiore

Una mostra che ha registrato un grande successo e apprezzamento, proprio come l’autore si aspettava: un boom visivo ed editoriale che, ancora una volta, mette in risalto la bellezza del lago Maggiore e, in particolare, il paesaggio idilliaco delle valli ossolane. Stiamo parlando della mostra di Mauro Borgotti, artista che vive a Mergozzo (Vb) e della sua nuova opera editoriale dal titolo "Emozioni e colori nel paesaggio ossolano e del Lago Maggiore".

Il libro illustra in modo chiaro e reale, sotto forma pittorica, il territorio che abbraccia valli, monti e lago: l’Ossolano, con i suoi colori e paesaggi che fanno da cornice al secondo lago italiano per dimensioni, ma certamente il primo per bellezza e storia. Nel volume, magistralmente introdotto e presentato dallo scrittore Enrico Rizzi e con la critica artistica di Ludovico Maria Barletta per l’opera intitolata “la natura nell’animo”, si possono apprezzare 94 dipinti realizzati dall’artista con la tecnica ad olio, sia su tela che su tavola. Si tratta di rappresentazioni in sequenza di tutto il paesaggio locale: una carrellata che ripercorre le vie che dal Lago Maggiore risalgono fino all’Ossola, partendo da Verbania e passando per il canneto di Fondotoce e Feriolo, la valle Intrasca con i suoi alpeggi, la Bassa Ossola che dal Lago di Mergozzo risale la vallata ossolana, Macugnaga e il Monte Rosa, Domodossola e dintorni, l’Alta Ossola con monti e torrenti caratteristici, Val Formazza e, infine, Val Vigezzo. Insomma, un paesaggio unico e invidiato da molti. Ma nel libro, grazie allo studio dell’autore, si trovano anche citazioni di testi antichi che riescono a far vivere ancora più intensamente la pittura, oltre che a testi inediti creati per l’occasione da Massimo Carboni, Michele Prenna e lo stesso Mauro Borgotti.

Una particolare cura e attenzione voluta dall’artista e autore è stata rivolta all’alta qualità della stampa in modo che le fotografie dei quadri riportati potessero ricreare fedelmente la realtà cromatica e far vivere al lettore il luogo dove si svolge la scena immortalata. Questo è il messaggio che vuole dare l’artista: una persona che non disegna sulla tela, ma vive il luogo muovendo il pennello come se ci fosse una macchina fotografica ad immortalare l’istante. Un concetto antico e moderno allo stesso tempo: il saper dipingere “en plein air”.

E questo principio Mauro Borgotti lo ha sempre voluto portare con sé durante le tante mostre personali e collettive in tutta Italia, ottenendo sempre critiche positive per i suoi lavori e recensioni eccezionali da parte dei critici, oltre che ottimi riscontri dal pubblico. E non è un caso che le sue opere figurino anche presso celebri collezioni pubbliche e private, sia in Italia che all'estero, e che tutto questo gli sia valso una serie di importanti premi e riconoscimenti in concorsi locali e nazionali.

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