Avete presente le barche a vela storiche che ci riportano alla menta le antiche battaglie epiche? Ancora oggi queste imbarcazioni riescono ad esercitare un grande fascino e sono ideali per fare un’esperienza originale, come una bella crociera in compagnia di amici. Su quelle barche con le vele spiegate al vento, dalla forma trapezoidale, è possibile sognare navigando. Ecco spiegata cos’è la vela aurica: un’affascinante tela fissata su tre lati e diffusa principalmente sulle barche da lavoro delle marinerie dell’oceano Atlantico del nord. Ma anche nel Mediterraneo, questa particolare vela ha trovato una certa notorietà, grazie alle barche da diporto e da regata tipiche del diciannovesimo e ventesimo secolo. Con il passare dei tempi, la vela aurica è stata progressivamente soppiantata dalle “vele bermudiane”, che - per la loro agilità e leggerezza - erano ritenute più maneggevoli. Una cosa certa: la bellezza e l’eleganza della vela aurica rimane unica e coinvolgente, anche per i meno appassionati.
E ora eccole tornare! Queste elegantissime vele stanno per tornare protagoniste nel nostro lago Maggiore, grazie ad un gruppo di appassionati. Naturalmente, non veleggiano in mare aperto, ma anche sulle onde del lago di certo non sfigurano con la loro grande maestosità e il fascino della loro storia: un’ulteriore opportunità per attrarre nuovi appassionati del genere velico. L’occasione di poter veleggiare con queste stoffe al vento è utile anche per imparare le tecniche di una volta e le nuove modalità di manovra a bordo di “gaff cutter” danese e della corona britannica dei primi del ‘900.
Quando si naviga, che sia sulle acque di un lago o in mare aperto, è molto importante eseguire e “ascoltare” i comandi impartiti dal comandante, o skipper, e che questi siano ben compresi e correttamente eseguiti da tutto l'equipaggio. E forse sarà bene conoscere anche le barche, sapere l’A B C partendo dal fatto che la parte anteriore si chiama prua, la parte posteriore poppa, la destra si dice dritta (ma anche destra), la sinistra si dice sinistra. La parte dell'imbarcazione rivolta al vento è detta sopravento, la parte opposta sottovento.
Il corso di vela aurica sul Lago Maggiore è un’occasione unica per veleggiare tra le bellezze uniche delle romantiche isole Borromee e immergersi nel fascino dei castelli di Cannero, posti ineguagliabili che - visti dal centro del lago - acquistano una bellezza ancora maggiore. Ma questa è anche una occasione per conoscere i tipici venti del lago - riscaldati dal sole – autori di un microclima unico e invidiabile, che solo queste sponde sanno regalare ai cittadini locali e ai visitatori. Un microclima che facilita, tra l’altro, il crescere di agrumi particolari, come le arance e i limoni, tipici non solo della Costiera Amalfitana ma anche di queste aree. Anche i fiori godono pienamente di questo microclima: si pensi alla bellezza di villa Taranto o villa Pallavicino o anche ai parchi presenti sull’isola Bella e sull’isola Madre.
Ora non resta che andare al largo e veleggiare ricordando l’importanza dei venti che soffiano: da nord arriva la tramontana, da nord/est il grecale, da est il levante e da sud/est lo scirocco, mentre da sud/ovest il libeccio, da ovest il ponente e da nord/ovest il maestrale.
Serve altro? Correte sul lago Maggiore per conoscere da vicino i segreti delle vele e le bellezze uniche al mondo. La vela è un vero e proprio modo di vivere e la cosa più bella è navigare, quindi, iniziamo con augurare a tutti buon vento!