Camminare sulle acque Lago Maggiore? Forse nel 2019

Ricordate che grande successo fu, nel 2016, la famosa passerella dell’artista visionario bulgaro, naturalizzato americano, Christo Vladimiro Yavachev?
La camminata sospesa sulle acque del lago d’Iseo (Brescia) fu denominata “The floating piers”, che - per 15 giorni - fu “calpestata da circa 1.200.000 persone provenienti da tutta Europa (sì, più di un milione) di visitatori, incredibilmente entusiaste dell’iniziativa culturale e della particolare esperienza.

In, quei giorni, il Lago fu denominato “capitale mondiale dell’arte contemporanea”, proprio grazie a quell’opera di migliaia di metri cubi di polietilene, ricoperti da stoffa giallo cangiante e destinata in qualche modo a restare nei libri di storia. Forse ricorderete anche il grande battage pubblicitario che ci fu per il lago, invaso da giornalisti e troupe televisive provenienti da tutto il mondo, e la gioia delle 75.000 persone che ogni giorno in media impazzivano letteralmente per quella esperienza unica nel suo genere, che risultò - alla fine - l’opera più visitata al mondo di tutto il 2016. Superando addirittura la mostra di Olafur Eliasson a Versailles di Parigi, che ha contato una media di 22,809 persone al giorno.

Verso la fine del 2019, probabilmente, anche il Lago Maggiore potrà godere di un’esperienza molto simile, anche se sulla sponda Svizzera, grazie al progetto che l’artista ha denominato “WoW walk on water”, con cui si vorrebbe collegare Ascona e le Isole di Brissago. L’opera è fortemente voluta da un gruppo di imprenditori ticinesi, che vuol realizzare una passerella fluttuante rettilinea da utilizzare come percorso pedonale. Almeno questo è quanto si evince dall’albo dei comuni di Ascona, Brissago e Ronco, i quali hanno pubblicato il progetto, che - secondo le prime stime - arriverebbe ad un costo stimato tra i 25 e i 30 milioni di franchi (ovviamente a carico totale dei privati) da investire nei sei mesi di lavoro previsti. Sempre secondo il progetto pubblicato, la lunghezza della passerella per consentire ai visitatori di camminare sulle acque dovrebbe essere di circa tre chilometri e costruita grazie a 220.000 cubi di polietilene denso, che dovrà offrire ai visitatori un vero e proprio percorso tematico legato ai luoghi, ai paesaggi, ai territori e alle isole del lago Maggiore e del Ticino.

Tutto questo, però, al momento è solo il progetto, in quanto – in questi giorni - i cittadini stanno presentando le loro osservazioni, critiche, proposte ed eventuali obiezioni in forma scritta al Consiglio di Stato, nei confronti di un’opera da molti ritenuta pericolosa per il bacino lacustre e il suo ecosistema. Oltre, naturalmente, che per la tranquillità dei luoghi, i quali saranno invasi in maniera disordinata da turisti e un tipo di commercio sregolato e composto da un vero e proprio centro commerciale galleggiante, inclusi bar, ristoranti e punti ristoro non definiti. Insomma, secondo alcune fonti, sarebbe un rischio per la zona, perché ne scaturirebbe un fenomeno grande e difficile da gestire, non commisurato alla realtà locale. Questo tipo di consultazione con i cittadini locali nasce perché - per la sua realizzazione - si dovrebbe procedere ad una modifica del Piano cantonale dei sentieri escursionistici – Settore Locarnese e Valli, in quanto la passerella fluttuante è stata classificata come percorso pedonale a tutti gli effetti.

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