L'arte russa sul Lago Maggiore: animerà l'estate di Stresa e dintorni

Il Grande Festival della Cultura Russa si accinge a sbarcare sul Lago Maggiore con lo sbocciare della primavera e Stresa si prepara a far parlare di se anche nella grande terra di Russia. Immaginiamo quanti turisti da tutta Italia e perché no dalla Russia stessa accorreranno sul lago Maggiore a conoscere l’arte e la cultura dell’Est, ma anche per conoscere questo territorio magico e queste sponde che emanano bellezza e fasti storici, di memoria passata ma ancora presente. E la stessa direttrice artistica del Festival, Vasilisa Postnikova, in una intervista ha spiegato che il “matrimonio” tra Stresa - e tutto il territorio del lago Maggiore – con la grande madre Russia è dovuto principalmente alla bellezza di questi luoghi, l’eleganza e il fascino dei paesaggi che avvolgono il lago; ciò ha inevitabilmente portato gli organizzatori a desiderare fortemente di portare la cultura russa, che sbarca in Italia per la prima volta, proprio in questa parte della penisola.

Da maggio, Stresa sarà la capitale Italiana per questo evento, che illustrerà al meglio l’arte russa a partire dalla cultura: pittura, scultura, artigianato fino ad arrivare alle arti figurative del balletto, con la presenza dell’artista di fama internazionale Ghediminas Taranda, l’ex primo ballerino e attuale direttore del Balletto Russo imperiale.

Il palazzo dei congressi di Stresa ospiterà una mostra, sempre a partire dal mese di maggio, con una prima serata di gala, durante la quale verrà eseguito un balletto dedicato all’opera “Lago dei Cigni”, mentre la seconda giornata sarà dedicata al Simposio della scultura nel Parco della Villa Pallazzola, alla presenza degli artisti che - proprio dal vivo - daranno ampie dimostrazioni e informazioni sulla realizzazione delle loro opere. Poi - nei giorni a seguire - sarà un susseguirsi di serate in costume dedicate alla musica classica e caratteristica della Russia, partendo dal dopoguerra e spaziando verso i nostri giorni attraverso le note e le sinfonie del valzer, il jazz e perché no della musica pop. Da appuntarsi in agenda la sesta giornata, in cui si terrà uno spettacolare evento, con il Gran Galà del balletto “Le stagioni Russe”, ricche di musiche e opere di Shopen, Bolerom, Cigno, Bella Addormentata. Ultimo appuntamento previsto sarà quello del settimo giorno della manifestazione, con una imponente parata di splendide ed eleganti cavallerizze cosacche, che si esibiranno in un ballo russo imperiale, con coreografie ricche ed eleganti, oltre che con costumi storici del XIX° secolo. Sarà insomma una chiusura ricca di danze e con una ricostruzione a tutto tondo di quello che era lo sfarzo dei costumi del ballo imperiale in Russia nel 1906.

Inoltre, saranno proprio i cittadini di Stresa a votare la scultura e la statua che più li ha colpiti nel corso del Festival; e proprio la più acclamata verrà donata dall’artista e dall’organizzazione alla città di Stresa, alla fine dell’evento. Un regalo che andrà ad impreziosire le strade della città già ricche di storia e di epoche passate, come la “belle epoque”, o come quando il lago Maggiore era meta di turismo pan-europeo grazie alla fermata del lussuoso treno “Oriente Express”.

E per Stresa questo 2019 riserverà tante altre iniziative e manifestazioni, oltre alla realizzazione di nuove strutture importanti, come - ad esempio - il nuovo porto cittadino, che - dopo ben undici anni di fermo - ha visto riprendere i lavori di realizzazione, mentre a Verbania i lavori sono già iniziati e i diportisti ne trarranno benefici importanti.

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