A nuoto da una sponda all’altra del lago maggiore

Tuffarsi e nuotare nel lago Maggiore è già una sensazione unica di libertà, perché significa abbracciare le acque che in tanti nella storia hanno navigato. Ma se a questo senso di libertà uniamo il tentativo dell’impresa, allora le motivazioni si moltiplicano e l’obiettivo diventa un sogno. È quello che sta tentando l’atleta, Alberto Salvi, della piccola cittadina di Jerago con Orago (in provincia di Varese e con appena 5.000 abitanti), che a 51 anni tenterà la traversata dalla riva di Tenero, in territorio Svizzero e punto di estremo nord del lago Maggiore, fino a Sesto Calende (provincia di Varese e quindi sponda a sud del lago) laddove le acque del Maggiore iniziano a formare il fiume Ticino direzione Pavia e, quindi, Po.

Insomma, una vera traversata in costume da bagno - in cui tenterà di non appoggiarsi mai a nessun appiglio, pena la decadenza dell’impresa - da parte di un atleta che ha già fatto nella sua vita qualcosa di bello e unico, come - ad esempio -nuotare in acque dove la temperatura massima si aggira intorno ai 5°, sotto le insegne della squadra nazionale di “nuoto in acque gelide”. Ha ottenuto per questo anche il primato mondiale della sua categoria sui 1.000 metri (in 17′) e la medaglia di bronzo iridata sui 450 metri. Ma non solo, ha anche partecipato con successo, nel 2009, alla “12 ore di nuoto a Zurigo”, con il piazzamento al 3° posto master, una manifestazione di nuoto di endurance, che - da anni -richiama atleti provenienti da ogni parte d'Europa. Ma non solo, il nostro atleta ha preso parte anche a diverse manifestazioni dove si nuota a oltranza, anche fino a 24 ore, in cui ha ottenuto la sua migliore prestazione per 61,9 chilometri.

Adesso deve affrontare le acque del lago Maggiore: il 2 e 3 agosto dovrà tentare l’impresa che fino ad oggi ha compiuto solo un’altra specialista, una nuotatrice americana che ha percorso ininterrottamente i 60 km in acqua. Stesso percorso che nel 2013 ha affrontato il nostro Federico Troletti. A tal proposito ricordiamo che lo scorso anno in tanti hanno provato una sensazione simile attraversando i 1200 metri che le acque del lago dividono tra le rive di Angera fino ad Arona, in una nuotata non competitiva aperta a tutti, fino ad un numero massimo di 800 partecipanti.

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di piú o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie..